Universiadi del Trading
Fra l’inverno 2014 ed il maggio 2015 ho partecipato ad una competizione a tema finanziario con alcuni colleghi dell’Università. Qui sotto riporto il comunicato stampa diffuso per l’occasione e alcune informazioni sull’esito della gara.
In quei mesi le borse mondiali, specialmente quelle europee, si trovavano in una fase di estrema volatilità. Si rincorrevano notizie drammatiche sulla Grecia che, nel pieno della crisi economica e finanziaria, doveva affrontare crisi istituzionali ed elezioni; era sfiancata dall’emorragia di capitali; era divisa fra le violente proteste e le richieste delle istituzioni sovranazionali. La permanenza della Grecia nell’Eurozona era in dubbio – con ripercussioni sulla stabilità della stessa moneta europea.
Governare l’andamento di un portafoglio particolarmente dinamico e rischioso in quella fase è stato non solo emozionante, ma anche molto istruttivo.
L’Università di Vicenza fra le migliori nella gara internazionale di finanza

Con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto, due settimane di incertezza sulla posizione degli avversari – nell’ultimo periodo la classifica non viene resa nota – e alla fine il verdetto: la squadra vicentina si è posizionata quindicesima su 129 nelle “Universiadi del Trading” organizzate da Directa Sim. I giovani trader berici sono entrati in gioco a metà dicembre realizzando, in cinque mesi, una plusvalenza del 22%.
Il “Gauss Team” dell’Università di Economia di Vicenza – squadra intitolata al celebre matematico vissuto nell’Ottocento, famoso per l’omonima curva a campana – ha superato 114 squadre provenienti da Italia e altri undici Paesi europei.
Le regole sono semplici: gli organizzatori affidano alla squadra 5.000 euro, denaro reale da investire nei mercati finanziari. Vietato perdere più del 40%: delle 86 squadre in negativo, 54 sono state eliminate prima della fine. Vince chi ottiene la performance migliore, i profitti rimangono ai partecipanti.
Gli studenti dell’ateneo vicentino – referenti Marco Minozzo professore di Statistica e Giuseppina Chesini di Finanza Aziendale – si sono portati a casa 1.100 euro e un’esperienza formativa emozionante, fra gli alti e bassi di un periodo particolarmente turbolento in borsa.

“Ciò che ha caratterizzato il Gauss Team – spiega Marko Grahovac, in squadra con Giovanni Trentin, Marija Zivanovic, Daniele Passarotti, Fabio Peterlin e Simone Bortolan – è stata la costante consapevolezza del livello di rischio e della strategia di azione. Il nostro portafoglio ha mantenuto sempre un trend di crescita. Man mano che il gioco entrava nel vivo abbiamo deciso di aumentare il rischio e, inevitabilmente, la volatilità”.
“In una prima fase ci siamo limitati all’azionario, realizzando profitti intorno al 5-10% che hanno accresciuto il patrimonio disponibile – racconta Giovanni Trentin -. Abbiamo poi sfruttato alcuni strumenti derivati, con escursioni del 10-20% rimanendo sempre al di sopra dei 5.000 euro iniziali. Alla fine abbiamo ulteriormente aumentato la leva finanziaria” fino a muovere un valore nozionale di 120.000 euro, usando contratti Futures e Cfd.
Il coordinamento di decisioni e operazioni – centinaia di compravendite a brevissimo, breve e medio termine – è stato fatto per mezzo di email e Whatsapp: sulla piattaforma di messaggistica istantanea gli studenti hanno condiviso quasi quotidianamente informazioni, dati, opinioni.
Una tabella riepilogativa delle operazioni realizzate in 5 mesi (i dati disponibili non sono completi, in particolare mancano le operazioni dell’anno 2014). Le operazioni realizzate sono state centinaia, con un costo in commissioni intorno ai mille euro. Numerose in particolare le posizioni aperte sul Mini Fib (77) e sul Cfd con sottostante il Dax 30.
Il valore totale delle posizioni che sono state aperte, e poi chiuse, è poco al di sotto dei 5 milioni di euro. Questo valore aggrega prezzi di azioni ed Etf con il nozionale dei derivati.
Ad esempio il CFD sull’indice tedesco è uno degli strumenti che più hanno contribuito al buon risultato finale. Tuttavia la plusvalenza percentuale, calcolata sul nozionale anzichè sul margine depositato, appare ridotta (0.04%).

I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.